Gestione della passività senza istanza di fallimento

In questo caso, il nostro assistito era rappresentato da una società di capitali avente due posizioni bancarie aperte con due Istituti di credito di primaria importanza.
Queste erano garantite dai soci con fideiussioni personali rilasciate a garanzia delle passività contratte.
Il cliente ci ha richiesto di cercare di definire le proprie posizioni debitorie per evitare di incorrere in istanze di fallimento.
Le due posizioni debitorie, diverse per importo e per strumento finanziario che hanno dato origine alla passività, hanno comportato una gestione diversa da parte di Sos debitori e dei professionisti da esso incaricati.
La prima posizione debitoria, pari a 204.746,10€, è stata generata da un fido di cassa di 25.666,43€ e da SBF e anticipo fatture per un importo pari a 17.907€.
Questa è stata definita, attraverso una proposta di saldo e stralcio accettata dalla banca con il pagamento in un’unica soluzione pari a 100.000€. Tale risultato è stato ottenuto contattando direttamente la dirigenza dell’Istituto e bypassando la società di recupero crediti. La trattativa, in tal senso, è durata circa 10 mesi.
Il risparmio del cliente a conclusione della gestione pratica è di pari 104.746,10€.

La seconda posizione, invece, era di importo meno rilevante, pari ad 14.452€, ed è stata definita perfezionando un saldo e stralcio attraverso il pagamento dello stesso in 4 rate costanti da 1.400€ con un risparmio in capo al cliente di circa 10.000€.
La società, a conclusione della gestione delle due partite debitorie, ha evitato istanze di fallimento da parte di due Istituti di credito, chiudendo bonariamente la propria posizione liquidatoria. Contemporaneamente ha liberato tutti i garanti da ogni obbligo nei confronti degli Istituti di credito riuscendo ad ottenere, inoltre, la cancellazione della propria posizione in Centrale rischi.